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Hystrio di Mario Luzi: La Vicenda

In un'epoca imprecisata una dittatura detiene il potere dello stato. Ad un grande attore del tempo, Hystrio, viene richiesto di interpretare un dramma che e' l'apologia del di quel potere tirannico.
Alle forze oscure del potere e alle dure ragioni della politica insieme ad Hystrio si oppone Giulia, figlia del tiranno ma figura magicamente poetica e incarnazione della vita libera e priva di costrizioni di ogni sorta.
Ma le forze della storia hanno il sopravvento. Muore Giulia e con essa la vita stessa mentre Hystrio che non accettera' mai di piegare la propria arte alle meschinita' della politica, rimane solitario, quasi arcano simbolo del teatro, a contemplare la tragicita' della condizione umana.
Nel consapevole tentativo di una impossibile tragedia solo il teatro e le sue inesauribili finzioni rimangono eterni dinanzi alla sconfitta della condizione umana:
Il teatro e' immortale.
Le sue effigi si vuotano e si riempiono senza perire.
Le sue maschere disertate si rianimano.
La sfida tra menzogna e verita' non ha fine, e cio' lo tiene sveglio
Cosi' nella metafora dell'attore e delle sue problematiche si scorgono i dubbi e le angosce dell'uomo contemporaneo dinanzi all'incomprensibile problematicita' del reale.


HYSTRIO

La Messinscena Note di Regia Le Piazze
Foto di Scena La Stampa

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